Lo yoga della risata mi entusiasma sempre per la sua semplicità e profondità. Quando le mie attività si sono fermate durante la pandemia, tra marzo e maggio, mi sono subito detta che questo strumento era tra quelli “giusti” da diffondere Online.  Ora siamo in ottobre e ancora siamo in zona rossa e molti di noi sono chiusi in casa. E così ho ripreso a condurre sessioni online e vorrei poter diffondere positività attraverso questo strumento. Perché?

RIDERE HA UN EFFETTO TERAPEUTICO

Ridere almeno 10 minuti al giorno produce un cocktail  interno  di ormoni positivi : aumenta le endorfine, la serotonina, l’ossitocina.  Oltre a questo agisce in positivo sulle difese immunitarie, favorisce il ricambio respiratorio e tanto altro.  Attenzione però, non è una terapia. Infatti diciamo che ha un effetto terapeutico, ma se si è malati, bisogna seguire le indicazioni del medico o del terapeuta che ci segue.

Quando ridi la testa si libera e prende una distanza dai pensieri tossici della giornata. Questa disciplina conduce ad entrare in contatto con il corpo, che ha bisogno che ci prendiamo cura di lui. Alcuni mal di schiena, di testa, stanchezza,  a volte possono avere origini psico-somatiche, e praticando lo yoga della risata, può succedere che scompaiano.

UN LOCK-DOWN IN COMPAGNIA

Durante il lockdown  ho offerto sessioni quotidiane su zoom o su whats up video , della durata dai 30minuti ad un’ora, sempre con un rilassamento finale. Poco alla volta, al gruppo già consolidato di coloro che già praticavano in presenza, si sono aggiunte persone che non conoscevano lo strumento ma ne erano attirate.

Il vantaggio di tenere sessioni online è che si può fare da casa, senza uscire , a volte anche “in pigiama”, quando quest’attività si fa dopo una giornata lavorativ o anche appena svegli.  Alcune persone mi hanno confessato di aspettare con impazienza questo momento di convivialità, in cui si sentivano meno sole e “sulla stessa barca”.

E piano piano iniziano amicizie online, come è successo con il gruppo delle 20,30 che non ha mai smesso di trovarsi su zoom , anche dopo la pandemia.

Tra le testimonianze che ho ricevuto dopo la prima esperienza online, vorrei proporne diverse e inizio da quella di Tatiana, anche perché si tratta di una persona che si è avvicinata allo yoga della risata durante il lockdown, grazie al suggerimento di un’amica che già frequentava le mie sessioni.

UNA NUOVA ATTIVITA’ DURANTE LA PANDEMIA DI MARZO-MAGGIO

Sono Tatiana (nome inventato per privacy) , mi accingo alla soglia dei 49 anni, ed ammetto che disconoscevo l’esistenza dello Yoga della risata, fino a quando la mia cara amica d’infanzia Donatella (nome inventato), trasferitasi a Milano da molti anni, mi ha coinvolto in un incontro serale, all’inizio del periodo di chiusura totale dovuto alla pandemia da COVID-19 in corso.

Ammetto inoltre la mia iniziale perplessità, ma, come faccio spesso per le esperienze che si preannunciano positive, mi sono predisposta con curiosità ed attenzione.

Ho quindi conosciuto Guia Cacciandra, Counselor e insegnante di yoga della risata, ed il gruppo di risate serale nel quale mi hanno accolta.

I primi incontri, naturalmente trasformati in meeting on line, mi hanno divertita ed ho proseguito, con lo spirito di comprendere meglio e trarre quanta più conoscenza possibile, soprattutto di me. Pur così distanti, l’accoglienza che mi è stata riservata, mi ha fatto sentire subito a mio agio.

OSSIGENO PER IL CORPO

Ho scoperto di non conoscere la respirazione addominale, anzi, probabilmente mai attuata in modo conscio. Così ho iniziato a dare ossigeno a quella parte di me che, per coincidenza (non credo alle coincidenze, nulla accade per caso) è stata sottoposta ad un delicato intervento di rimozione di un tumore all’intestino retto, due anni e mezzo fa.

Sto imparando pian pianino ad allentare le mie tensioni, a lasciare andare me stessa e non farmi coinvolgere più del dovuto in discussioni e falsi problemi. Sicuramente l’isolamento al quale siamo stati costretti mi ha aiutata, ma ho intuito, nei vari e costanti incontri, che ogni volta ho concesso una frazione in più della Tatiana compassata e imperscrutabile che sono diventata, alla Tatiana originaria.

Per approssimazioni successive, sto imparando a ridere senza motivo, a sostituire la risata con lo “Ho ho, hahaha”, a ballare la “Bollywood laughter dance”, a lasciarmi andare al rilassamento, che per me è una conquista.

EMERGONO PENSIERI FELICI

Noto che nei momenti di rilassamento profondo, quei pochi in verità che il mio subconscio mi abbia concesso, emergono pensieri felici. Ed, ahimè, interpreto di averne bisogno.

Corro, fortissimamente corro ogni giorno, ogni istante è occupato da doveri ed impegni, e sempre più ho rinunciato anche al riposo, ed al lusso del ME. Avevo già intrapreso la strada del rallentamento, non fosse altro che per imposizione del mio corpo e del mio affaticamento consequenziale alla malattia, ma ora ho avuto occasione di soffermarmi ancora di più, con coscienza del volermi bene e del concedermi il lusso di un incontro benefico e stimolante.

E non è stato un rallentamento da lock down, ma da presa di coscienza, che lo Yoga della risata sta amplificando ed ordinando.

SBADIGLIARE E’ BENEFICO

Tra le tante cose che ho osservato di me in questi due mesi, è stata il benefico effetto  dello sbadiglio. Soprattutto durante la meditazione della risata e soprattutto durante i primi incontri, ho sbadigliato quasi a tirar fuori qualcosa di tossico. Quasi un bolo di pensieri aggrovigliati e malsani. Ed ora scopro di aver pensieri più puliti e sereni. Spero non sia soltanto l’allontanamento fisico dal resto del mondo, al quale siamo stati costretti. E che nel rientrare nel quotidiano, questi effetti non siano resi vani.

Purtroppo il mio quotidiano lavorativo mi costringe ad un scontro continuo con situazioni e persone “nocive”. Con il tempo sicuramente ciò ha lasciato traccia in me.

L’esperienza dello Yoga della risata mi sta insegnando una regola fondamentale: lasciare andare. Soprattutto mi sta donando strumenti nuovi e inaspettati.

Grazie Tatiana, per la tua testimonianza!

Se quello che hai letto ti ha incuriosito, scrivimi e vieni a  provare anche tu una sessione online. Se invece già lo conosci, puoi suggerire questo articolo alle tue amiche o amici.