Lo yoga della risata è un ottimo strumento, se usato bene, per sostenere il decorso di una malattia: i benefici sono tanti e ogni persona può attingere dalla risata ciò di cui ha bisogno.  Oltre alle sessioni di gruppo, si può scegliere l’incontro ONE TO ONE, per lavorare su alcuni aspetti che ci stanno a cuore, oppure solamente ridere. Durante il primo lockdown ho attivato diverse sessioni di Club della risata ONLINE e tra le diverse testimonianze ricevute ho inserito in questo blog quella di Tatiana.    Durante questa seconda ondata del COVID-19 molte persone attorno a me si sono ammalate. E così oltre a continuare a condurre le sessioni online, mi sono attivata per dare un sostegno diverso e personale alle persone malate. Qui sotto ho inserito il testo di una testimonianza “preziosa” che mi ha scritto Daniela, amica e allieva di yoga della risata da tanti anni.

Daniela: la mia esperienza col Covid 19

Il 6 novembre  mi accorgo di avere la febbre alta e tanti brividi, non riuscivo a riscaldarmi mentre il fiato iniziava a diventare corto. Ho sperato e pregato fosse altro, e sono andata avanti convinta di ciò. Al terzo giorno di febbre e di malesseri mi sono dovuta arrendere all’evidenza e ho chiamato il medico, che mi ha mandato a fare il tampone e mi ha dato la cura: tachipirina, azitromicina e cortisone per 9 giorni. Il responso del tampone è stato inesorabile, e così mi sono chiusa in camera e mi sono isolata da tutti i miei cari, portando con me la consapevolezza che qualsiasi mossa azzardata sarebbe costata cara alla mia famiglia.

Passano i giorni e scende la saturazione

Iniziano i giorni e finiscono. Nonostante le cure, la febbre, la tosse e gli infiniti dolori non si placano, la respirazione si fa corta, la saturazione scende. A volte pericolosamente sotto i 90. In quei giorni mi chiama Guia, la mia maestra di yoga della risata, che cerca di darmi conforto, e iniziamo un percorso per poter aumentare le difese immunitarie attraverso la pratica della risata libera e incondizionata, 10 minuti al giorno, a volte affrontati a tratti con tosse e respiro affannoso.

Ho riso per 10 minuti al giorno, ogni giorno, per un mese

Per curiosità misuro la saturazione prima e dopo la risata, per un mese, e costantemente mi accorgo che la saturazione sale sempre di due, tre e a volte quattro punti, mi sento meglio per almeno sei ore….così aspetto con ansia il mio appuntamento con Guia. Ogni giorno ho appuntato i valori pre e post meditazione, i valori sono sempre migliorati, assieme all’umore . Adesso sono ancora debolmente positiva e in isolamento, dopo un mesetto dall’inizio della mia malattia, la tosse è  quasi sparita, così come quasi tutti i dolori….rimane tanta stanchezza…ma dopo 14 giorni di febbre a quasi 39 credo sia normale.

Ho deciso di condividere questo mio percorso, affinché possa un suggerimento per chi sta affrontando in casa la malattia. Ringrazio di cuore la mia maestra e amica Guia Cacciandra.

La risata può avere un effetto terapeutico

Per concludere : è dimostrato che ridere in modo continuativo almeno 10 minuti al giorno produce un cocktail  interno  di ormoni positivi. Aumenta le endorfine, la serotonina, l’ossitocina.  Oltre a questo agisce in positivo sulle difese immunitarie, favorisce il ricambio respiratorio e tanto altro.  Attenzione però, non è una terapia. Infatti diciamo che ha un effetto terapeutico, e che, se si è malati, bisogna seguire le indicazioni del medico o del terapeuta che ci segue.

Quando ridi la testa si libera e prende una distanza dai pensieri tossici della giornata. Questa disciplina conduce ad entrare in contatto con il corpo, che ha bisogno che ci prendiamo cura di lui. Alcuni mal di schiena, di testa, stanchezza,  a volte possono avere origini psico-somatiche, e praticando lo yoga della risata, può succedere che scompaiano.

Se quello che hai letto ti ha incuriosito, scrivimi e vieni a  provare anche tu una sessione online. Oppure chiamami per un appuntamento ONE to ONE. Se preferisci puoi suggerire questo articolo alle tue amiche o amici. Grazie!